Partecipazione al convegno finale sul progetto Insubriparks in Regione Lombardia

Insubriparks

Qualche giorno fa abbiamo partecipato al convegno conclusivo del progetto Interreg «Insubriparks» a Palazzo Pirelli di Regione Lombardia.

E’ stata occasione per trarre le somme di un’esperienza tanto esaltante quanto faticosa, a causa delle difficoltà imposte nel periodo in cui si è lavorato, tra Covid, call conference, zone rosse e limitazioni varie. Tuttavia questa esperienza si avvia verso la conclusione ed è doveroso trarre alcune considerazioni.

Anzitutto l’obiettivo: il museo della civiltà contadina. Se ne parla da troppi anni e finalmente c’è l’occasione concreta di raggiungerlo, grazie al progetto predisposto dal Parco Spina Verde all’interno dell’Interreg e soprattutto dal Comune di Colverde che ha individuato alcune sale dell’ex municipio di Drezzo.

Abbiamo catalogato oltre 500 oggetti da esporre donati in questi vent’anni, li abbiamo sistemati ed approntati per l’esposizione, stiamo ora lavorando con i grafici per una pannellistica esaustiva e coordinata tra gli ambienti a nostra disposizione e quelli di Spina verde.

Secondo tema il mulino; il nostro Faustino di Colverde è stato incluso nell’itinerario dei mulini, che sarà oggetto di promozione da parte degli enti turistici italiani e svizzeri per un percorso che unisce Mendrisiotto, Provincia di Como e di Varese, che soprattutto ci vede come punto di congiunzione tra mulini lombardi e ticinesi.

Se, come pensiamo, questi itinerari tematici avranno un seguito sempre maggiore, questo determinerà certamente un incremento dei flussi di mobilità lenta e turismo di prossimità. Obiettivi che si coniugano con il nostro lavoro di oltre vent’anni.

Di seguito un estratto dalla testata QuiComo per meglio comprendere il progetto nel suo complesso.

Il progetto Insubriparks, l’esperienza transfrontaliera per la valorizzazione dei parchi compresi tra le province di Como e di Varese insieme a quelli della Svizzera italiana nell’Area del Mendrisiotto diventa realtà. A coordinare le attività l’Ente Parco Regionale Spina Verde, presieduto da Giorgio Casati. Si tratta di un progetto di circa 2milioni di euro complessivi (1.579.000 euro e 440.000,00 CHF) ed è frutto del cofinanziamento di Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Repubblica Italiana, Confederazione elvetica e Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera 2014-2020.

Ha messo in rete 125 chilometri quadrati di aree verdi e selezionato 121 punti di interesse da scoprire seguendo 6 itinerari tematici e ha visto la collaborazione del Politecnico di Milano, l’Associazione Pro Valmulini per la parte italiana e la SUPSI – Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana, Ente capofila per la Svizzera e Mendrisiotto Turismo. I parchi coinvolti sono: Parco Regionale Campo dei Fiori, Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, Parco delle Gole della Breggia e Parco del Penz.

Insubriparks ha messo in rete una serie di parchi naturali per fornire nuovi itinerari abbinati a un sistema interattivo da consultare in ogni momento, ma anche per connettere esperienze ricettive che propongono camere o aree benessere nello spazio circostante.

Le sei aree tematiche

Le sei aree tematiche individuate hanno peculiarità differenti in grado di catalizzare l’interesse di qualsiasi tipologia di visitatore.

Abitare nella storia. Si possono trovare, a cavallo tra Italia e Svizzera, varie testimonianze di come l’umanità ha costruito le proprie forme abitative (case, monasteri, ville Liberty o servizi di ospitalità).

Fortificazioni e segni di confine.  Nel perimetro si trovano dogane e barriere di Stato, un tempo si sono alternate linee di frontiera diverse a seconda dei periodi. Su queste linee sono state combattute guerre, si è praticato il  contrabbando, lasciando in eredità torri, rocche, castelli, fortini e trincee. Ma questo confine è anche il luogo della natura che non si cura delle infrastrutture umane con le sue vette e i suoi punti panoramici.

Biodiversità un tesoro multiforme. I Parchi sono dei musei a cielo aperto che hanno per obiettivo quello di conservare e valorizzare un patrimonio naturale unico, vario e di grande bellezza, un tesoro multiforme.

Genio umano. È tutto ciò che testimonia la capacità artigiana, imprenditoriale e innovativa del territorio insubrico nel corso degli anni. All’interno di questo percorso sono presenti piccoli musei che raccontano l’innovazione dell’industria manifatturiera locale, dell’artigianato, della scienza e del saper fare. Un viaggio nell’ingegno umano e nella sua relazione con il territorio e il desiderio di portare avanti le tradizioni e la cultura.

Strati di terra e di cielo. Il territorio degli Insubriparks è ricco di grotte, antiche cave, gole e monumenti naturali di grande interesse geologico. Gli osservatori e i planetari, con le loro attività di divulgazione, offrono ai visitatori una visione alternativa del cielo. Il percorso propone un viaggio alla scoperta del sottosuolo, ma anche lungo i torrenti che scavano rocce millenarie fino ad ammirare lo spettacolo della macchina celeste.

Mulini. Sono 12 i vecchi mulini che accomunano la memoria storica tra Italia e Svizzera e che, ancora oggi, sono visibili. I mulini di Insubriparks sono legati alla forza dell’acqua, alla macinatura dei cereali e alla natura che li circonda e fanno parte di un processo di valorizzazione del territorio grazie alla conservazione di testimonianze del passato e della fruizione di ciò che è presente.

Ecco allora che Insubriparks è l’occasione per vivere vere esperienze outdoor in uno spazio unico a cavallo tra le province di Como e di Varese e il Canton Ticino. Un itinerario per ritrovare quella voglia di rigenerarsi a contatto con la natura e per riconnettersi a una maggiore attenzione di sostenibilità. In questa vasta area ci si potrà avvicinare anche alle proprie propensioni sportive come il trekking, l’arrampicata, l’escursionismo, la mountain bike, l’orienteering o le passeggiate immersive alla scoperta della storia e della cultura.